Happy Camp 2016

Il Sansebasket HappyCamp è un’iniziativa nata nel 2011 per volontà della dirigenza biancoverde. «L’idea era quella di proporre un’esperienza di crescita e condivisione a tutti i nostri ragazzi – racconta Pier Rozzi, dirigente responabile del settore giovanile – e di costruire con loro un gruppo solido, sia dal punto di vista sportivo che umano».
Così è nata la prima edizione, svoltasi nel giugno 2011, presso l’hotel Villa di Bosco, a Stava (Trento). Da lì è stato un crescendo, a livello numerico e di coinvolgimento, con lo staff della “Sanse” sempre più attivo e presente nell’organizzazione e nella realizzazione del camp.
«Negli anni seguenti il periodo di svolgimento di questa esperienza si è spostato a settembre – ci spiega Paolo Coccoli, allenatore della prima squadra biancoverde e responsabile delle giovanili – per farla diventare l’evento di apertura ufficiale della stagione. Per i ragazzi è stimolante, certamente, ma lo è anche per lo staff degli allenatori, che è ovviamente chiamato a mettersi in discussione e a dare il meglio di se stesso».
Ora, la domanda che ci si potrebbe porre è: di fatto, cosa si fa al Sansebasket HappyCamp?
A rispondere ci pensa uno dei “veterani” di questa esperienza, Andrea Bassani: «La Sanse propone una vacanza a base di basket. Le parole che ho usato sono poste in un ordine ben preciso: in primo luogo viene la vacanza, cioè un momento di svago, di divertimento di condivisione. E poi, naturalmente, c’è il basket, lo sport che amiamo, che ci fa compagnia nelle nostre giornate. Al mattino si scende sui campi per lavorare sulla tecnica, mentre nel pomeriggio si svolgono i vari tornei e le gare di tiro. Ma le attività non finiscono qui: a tutti i ragazzi viene offerta la possibilità di sperimentarsi in una disciplina curiosa quanto entusiasmante come il tiro con l’arco, grazie alla collaborazione dell’istruttore Stefano Finetti; inoltre viene proposta, ogni anno, una gita diversa, per staccare dalla solita routine ed ammirare i fantastici panorami della Val di Fiemme; infine non possono mancare gli spazi ed i tempi per il relax: balli di gruppo, serate a tema, piscina... Tutto, ovviamente, è volto alla realizzazione di un camp a misura di ragazzo, in cui ognuno dei partecipanti possa sentirsi coinvolto ed apprezzato».
Questo, quindi, è ciò che è andato in scena, dal 4 all’11 settembre, a Stava, per una cinquantina di ragazzi tra i 10 e i 16 anni: un’esperienza significativa di crescita sportiva e umana.
«È proprio questa la filosofia della nostra società – chiude il presidente della Sansebasket, Fabio Tambani – promuovere delle attività che aiutino i ragazzi a crescere. Se poi diventeranno dei campioni di basket, tanto meglio. Ma ciò che ci sta più a cuore è il bene delle persone. E credo che, in questo senso, il camp sia davvero specchio del nostro modo di fare sport».
Divertimento, condivisione, amicizia e sport: ecco gli ingredienti che rendono straordinaria la proposta educativa di Sansebasket.

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